
Albergo Diffuso. Ripensare i caselli ferroviari lungo la ferrovia del Brennero. Alloggi per il cicloturismo.
Dei circa 50 caselli ferroviari risalenti al 1867 – di cui solo uno è sotto vincolo - lungo la linea ferroviaria del Brennero, tra Brennero e Bolzano, alcuni sono stati demoliti, altre sono minacciati dal degrado. Una piccola parte è usata e abitata. Le casette furono costruite secondo i piani tipo dell'architetto ferroviario Wilhelm von Flattich e la loro sequenza fu determinata dalla distanza massima che il guardialinee riusciva a percorrere a piedi per la manutenzione e ispezione quotidiana della linea. La qualità della costruzione dei caselli corrisponde a quella dei fabbricati viaggiatori nelle stazioni. La rete ferroviaria è sopravvissuta in parte solo all'era senza cellulare perché i guardiamassi e i casellanti hanno mantenuto la linea libera da neve, dalla caduta di massi e ostacoli legati alle intemperie, assicurando così il funzionamento regolare della linea durante tutto l'anno. Oggi, la pista ciclabile corre lungo la ferrovia del Brennero, in parte tangente al percorso e in parte su tracciato limitrofe. Sono tantissimi gli incroci e collegamenti con la rete fitta di sentieri nella zona della Val d’Isarco tra il Brennero e Bolzano. Solo se in tempi rapidi si riesce a concretizzare un recupero dei manufatti, sará possibile salvare il patrimonio di architettura ferroviaria e metterla a disposizione a un turismo di nicchia con valenza ecologica. Lo studio del progetto in collaborazione con l'Università di Innsbruck è stato realizzato nell'ambito del corso " Costruire nel Contesto” nell'anno 2020. Sulla base dell'analisi, della valutazione e del brainstorming per un cambiamento d'uso intelligente, sono state sviluppate le basi per l’albergo diffuso. La pubblicazione vuole essere uno stimolo per la discussione pubblica sul futuro del patrimonio storico-tecnico lungo la linea ferroviaria e la pista ciclabile in Alto Adige, dove insieme alla associazione albergatori, guidata da Manfred Pinzger, un sogno potrebbe diventare realtà.
Il libro puó essere acquistato direttamente presso editrice universitaria A. Weger, Bressanone. 0472 836164



